L’occhio. Come è fatto e come funziona.

Per capire l’occhio dal punto di vista chirurgico lo si può paragonare a una moderna telecamera digitale: c’è un obiettivo formato da due lenti, una a potere fisso (la cornea) e una a potere variabile (il cristallino). La variabilità del cristallino consiste proprio nel riuscire a variare la sua forma per mettere a fuoco oggetti posti a diverse distanze: ciò avviene in modo automatico e impercettibile, grazie all’azione dei muscoli ciliari situati all’interno dell’occhio.

Queste due lenti deviano i raggi luminosi provenienti da un oggetto in modo da metterli a fuoco su una pellicola fotosensibile (la retina). I coni e i bastoncelli convertono lo stimolo luminoso in un segnale elettrico che viene veicolato attraverso un cavo elettrico (il nervo ottico) fino ad un computer capace di elaborarlo, memorizzarlo e renderlo quindi visibile (il cervello). Alcuni “accessori” rendono tutto il sistema ancora più efficace: esiste un diaframma (l’iride) posto tra le due lenti, che ha lo scopo di far entrare la quantità di luce più adatta per ottenere la migliore rappresentazione dell’oggetto osservato (il “buco” lasciato libero dall’iride si chiama pupilla). Ci sono poi dei muscoli che regolano sia il puntamento della telecamera nello spazio in funzione della posizione dell’oggetto da osservare e del puntamento dell’altro occhio. La particolarità del nostro sistema visivo rispetto alla moderna telecamera è quella che abbiamo due obbiettivi puntati perfettamente sullo stesso oggetto: la leggera differenza di angoli visivi fa sì che ci sia un perfetto ed importante senso di profondità dell’ambiente osservato.

Dal punto di vista chirurgico vi sono due aspetti da tenere in considerazione quando si ha a che fare con gli occhi. Per prima cosa va sottolineato come sia possibile vedere direttamente quasi tutte le strutture che li compongono. Ciò significa che possono essere studiati e misurati e se ne possono comprendere le variazioni o degenerazioni dovute alle malattie. L’altro aspetto è che essendo gli occhi estremamente importanti, per curarli bisogna essere consapevoli del danno che si può procurare al paziente a fronte di un errore. Capire profondamente il sistema occhio rappresenta quindi per i chirurghi un irrinunciabile caposaldo per fare della buona chirurgia.